Monografie
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ALFIO PAOLO GRAZIANI (1900-1981)24/01/2015 - 22/02/2015Mostra monografica sul pittore Alfio Paolo Graziani, ideata insieme al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio e al Museo Innocente Salvini di Cocquio Trevisago, con lo scopo di mostrare nella sua interezza il percorso artistico del pittore e offrire un panorama completo delle sue opere. Mostra accompagnata da monografia resa possibile grazie a Luigi Roberto Barion e all’ausilio delle Carte del Fondo Alfio Paolo Graziani del Centro Studi e Documentazione per la Valcuvia e l’Alto Varesotto Giancarlo Peregalli.
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VITTORIO GUSSONI30/11/-0001 - 30/11/-0001Artista a cavallo dei secoli '800 e ‘900, interprete della pittura lombarda, amato dalla critica e dal pubblico, che occupa una nicchia artistica forse non troppo valorizzata negli anni. Allievo di Tallone e Alciati, attribuiva grande importanza al disegno dal vero sostenendo che a furia di imitare si creava. Sincero ed espressivo nei suoi quadri esprimeva il suo desiderio che la pittura diventasse un libro aperto senza problematiche interpretative per l’osservatore. Le sue opere sono studiate meticolosamente nei minimi particolari, pennellata per pennellata, non avendo fretta di produzione dei quadri ma cercando in ognuno la migliore resa espressiva ed emozionale, quadri di pregio che mostrano le sue capacità interpretative e tecniche nei vari soggetti: ritratti di donne di epoca e rango diverso, nature morte e fiori.
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TAVOLE INEDITE DI INNOCENTE SALVINI30/11/-0001 - 30/11/-0001serie di oltre trenta opere inedite di Innocente Salvini che illustra il suo percorso figurativo dai disegni di studio di accademia ai disegni degli anni Trenta del Novecento. Accompagna la mostra un testo scientifico a cura di Serena Contini, uno studio approfondito di come e perché Salvini abbia sviluppato una profonda abilità di disegnatore, che gli ha permesso di affrontare le tematiche delle sue vaste tele. Scrive Serena Contini: “…vorrei qui rilevare il fatto che il motivo dell'incontro fra i due pittori fu la visione di una “copia d'artista” riportata su un muro del mulino. Studi figurativi e plastici del corpo umano dal punto di vista anatomico e del chiaroscuro e esercitazioni d' ornato-disegnato di elementi architettonici, quali capitelli o foglie d'acanto, erano di prassi per tutti gli apprendisti decoratori, disegnatori e pittori, a cui neppure Salvini si era sottratto nei suoi corsi di disegno…”