Nacque a Milano l’ 11 maggio 1863, studiò all’ Accademia di Brera, dove conseguì il diploma con Giuseppe Bertini. Qui trascorse, poi, come insegnante, tutta la sua vita, parallelamente intraprese l’attività della decorazione che caratterizzò l’urbanistica milanese. Si dedicò agli affreschi e all’ornamentazione degli interni entrando a far parte della “Lega pittori e imbiancatori di Milano” e importante fu la conoscenza con Camillo Boito. Attivo in provincia di Varese, intraprese diverse campagne decorative di chiese e sedi ufficiali. La sua preparazione accademica e la continuità dell’insegnamento lo avevano abituato a conservarsi fedele al disegno e alla forma, a sedimentare lo studio della grande tradizione della pittura italiana. La naturale fonte di ispirazione doveva essere il vero, sentito, come paesaggio naturale, ritratto o natura morta, ma eseguito secondo maestria tecnica, diligenza e chiarezza di metodi espressivi. Egli arrivò a rimeditare con coraggio sui generi del paesaggio e del ritratto recuperando chiarezza e precisione .
Morì nel 1949.